La tragica alluvione del 2 novembre 2023 continua a lasciare segni profondi nella piana pistoiese. In quella notte drammatica, Antonino Madonia e Teresa Perone persero la vita, travolti dalla piena mentre tornavano a casa dopo una serata in famiglia. A quasi due anni dal disastro, il caso approda in tribunale.
Imputati e accuse
Il giudice per l’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Lamporecchio, Alessio Torrigiani, dell’ex vice sindaco Daniele Tronci e dell’allora dirigente dei lavori pubblici, Simone Innocenti, responsabile della protezione civile. La Procura sostiene che via Badalino avrebbe dovuto essere chiusa in via preventiva, considerati gli avvisi meteo diramati nei giorni precedenti.
Secondo gli inquirenti, i tre accusati erano obbligati ad adottare misure di sicurezza che non sono state implementate.
Il pubblico ministero aveva richiesto un incidente probatorio e una perizia tecnica, ma il giudice ha optato per l’apertura immediata del dibattimento.
Presenza dei familiari in aula
All’udienza erano presenti i figli delle vittime, che si sono costituiti parte civile insieme ad altri familiari. Il Comune di Lamporecchio è stato citato come responsabile civile nel procedimento.
Isabella Madonia: ‘Perseguirò ogni strada per la giustizia’
La figlia, Isabella Madonia, ha condiviso una lunga lettera in cui esprime il suo dolore e la sua determinazione.
“Dopo due anni trascorsi a leggere ed ascoltare le opinioni altrui, ritengo sia arrivato il momento di esprimere pubblicamente il mio pensiero – scrive –
Ogni giorno io e i miei familiari pensiamo con estrema angoscia a loro e agli eventi che ci hanno privati di loro. Basta un temporale o una qualsiasi allerta meteo per farci rivivere l’orrore di quei momenti inenarrabili. Da allora, aspetto che la giustizia faccia il suo corso, perché non è accettabile perdere la vita in modo così atroce mentre si sta tornando a casa.
Finalmente, dopo un anno e mezzo di indagini e tre udienze preliminari, il processo partirà a maggio.
Mi sarei aspettata che, oltre alle responsabilità emerse in ambito di protezione civile, venissero perseguiti anche gli aspetti legati alla gestione del ponte. Spero che chi di dovere prenda atto di ciò. Farò di tutto per ottenere giustizia per i miei genitori e non mi fermerò finché non l’avrò avuta”.
La dinamica della tragedia
Madonia e Perone furono colpiti dall’ondata di piena sul ponte Ferrone, che cedette sotto la forza dell’acqua. L’auto venne inghiottita dalla corrente e trascinata nel fosso di Greppiano, fino al territorio di Vinci, dove i corpi furono ritrovati il giorno successivo.
Inizio del processo
Il processo avrà inizio il 22 maggio davanti al giudice Jacqueline Monica Magi. Questo evento è atteso con trepidazione da tutta la comunità, che cerca ancora risposte e responsabilità per una delle notti più buie della recente storia toscana.