#viralicontroilvirus: gli studenti del Dagomari di Prato contro il pregiudizio

L’iniziativa nell’ambito di “Quest for Feilong”, progetto che parla d’integrazione.

#viralicontroilvirus: gli studenti del Dagomari di Prato contro il pregiudizio
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Un hashtag contro il pregiudizio. Si chiama #viralicontroilvirus l’iniziativapartita dall’Istituto Dagomari di Prato alla luce degli episodi discriminatori che si sono verificati contro i cittadini cinesi, in questi giorni in cui il nuovo coronavirus è il principale argomento di dibattito.

#viralicontroilvirus

Un’idea natanell’ambito del progetto Quest For Feilong che vede alcuni studenti dell’istituto protagonisti di un cortometraggio dalle atmosfere fantasy che si propone di fare da ponte tra culture diverse.

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Un progetto in cui ‘integrazione’ è una parola chiave: per questo i ragazzi e il team che ha dato vita al progetto hanno voluto lanciare il proprio messaggio, semplice, diretto: una foto che ritrae persone che si abbracciano. Italiani e cinesi, cittadini orientali e di altre etnie uniti da un solo intento: dire no all’ignoranza e alla discriminazione. E cercare di superare con un gesto simbolico i pregiudizi e la disinformazione che aleggiano attorno al legame tra il virus e i cittadini cinesi.

Adesso, l’invito è rivolto a tutti coloro che vogliono mettere la propria firma sotto al messaggio partito dalla città di Prato. Per partecipare alla campagna, basta postare su Instagram una foto contrassegnata dall’hashtag #viralicontroilvirus che mostri un abbraccio, un selfie, un’immagine significativa capace di stemperare la tensione e allontanare lo spauracchio della diffidenza nei confronti dei cittadini cinesi. Con la speranza che, per una volta, a diventare virale sia la capacità di riconoscersi l’uno nell’altro.

Quest for Feilong: il progetto

“Quest for Feilong” è un cortometraggio dalle atmosfere fantasy che parla d’integrazione. Protagonisti sono alcuni studenti dell’Istituto Dagomari di Prato che sono stati coinvolti nel progetto nelle vesti di attori, tecnici e assistenti. Il progetto è prodotto dall'Istituto Dagomari di Prato con il coordinamento dei docenti Paola Martini e Giuseppe Di Stefano. 

La sceneggiatura è un soggetto originale di David Ceccarellisceneggiatore, storyborder e artista poliedrico che ha firmato anchela sceneggiatura di “Nato a Xibet” candidato al David di Donatello. Alla regia, Gianluca Di Stefano videomaker pratese che da anni si occupa di fotografia, graphic e web design.

Il film, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, è realizzato in collaborazione con Matteo Burioni e Siyun Shen dell’associazione “Orientiamoci in Cina”. Per la colonna sonora realizzata da Federico Santini, docente dell’Istituto Dagomari, è stata coinvolta la Scuola Musicale Bruno Bartoletti di Sesto Fiorentino; trucco e costumi sono curati da Giovanna Rizzo.

La storia

La vicenda vede protagonisti un gruppo di adolescenti appartenenti a varie culture e si svolge principalmente nella Chinatown di Prato. Una storia ambientata ai giorni nostri dove il vissuto di un gruppo di ‘bulli’ e di ‘bullizzati’ s’intreccia con un’antica leggenda cinese. Tra prìncipi perduti, antiche maledizioni e prove da superare c’è spazio per parlare d’integrazione e di amicizia. Perché unire le forze andando oltre le differenze è sempre la strategia migliore, che sia in corso un attacco di Jiangshie (vampiri cinesi) o un agguato del bullo della scuola.

Le riprese sono state anticipate da una serie di laboratori in cui gli studenti hanno approfondito la conoscenza e le tecniche del cinema così da creare un gruppo di attori e di tecnici. Sul canale Youtube QUEST FOR FEILONG The Action Moviesono visibili, oltre ai video di backstage, i due trailer che anticipano l’uscita del film prevista per la prossima estate.

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