Museo Marini, due dipendenti licenziati. Pd: "Notizia gravissima"

Il segretario Bozzaotre: "A questo punto, però, con la stessa fermezza, chiediamo che il sindaco, per di più titolare della delega alla cultura, si assuma in pieno le sue responsabilità nella gestione di tutta la vicenda".

Museo Marini, due dipendenti licenziati. Pd: "Notizia gravissima"
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E’ di oggi la notizia del licenziamento di due dipendenti della Fondazione Marino Marini. “Una notizia gravissima, innanzi tutto per la sorte dei diretti interessati (ai quali va tutta la nostra solidarietà), ma anche perché getta una luce molto sinistra sul prossimo futuro di un patrimonio che appartiene a una intera città”, dice il segretario comunale del Pd di Pistoia, Maurizio Bozzaotre.

La lunga nota del Partito Democratico

“Noi del Partito Democratico ribadiamo la nostra ferma opposizione alla chiusura del Museo e al trasferimento delle opere, e proseguiremo nella nostra mobilitazione contro una decisione che riteniamo assolutamente scellerata. A questo punto, però, con la stessa fermezza, chiediamo che il Sindaco Tomasi, per di più titolare della delega alla cultura, si assuma in pieno le sue responsabilità nella gestione di tutta la vicenda. Perché non può esservi dubbio che delle responsabilità politiche ci sono nell’aver taciuto per mesi una situazione che oggi sta esplodendo in tutta la sua gravità. Invero, ben altro avrebbe dovuto essere l’atteggiamento di chi ha la responsabilità di rappresentare – non solo dentro ma anche fuori dal cda della Fondazione – la comunità pistoiese. Una comunità che avrebbe dovuto essere chiamata a raccolta dal suo Primo Cittadino con forza e tempestività, e non in modo tardivo e impacciato com’è accaduto. Di tutto ciò chiediamo che il Sindaco Tomasi renda conto ai pistoiesi.

Chiediamo anche con forza quali iniziative concrete voglia mettere in campo questa amministrazione per la salvaguardia del patrimonio del Museo Marini e della posizione di coloro che da anni vi lavorano con grande dedizione e passione. Un patrimonio umano e culturale che non merita assolutamente di essere disperso così.

Fino ad oggi era lecito chiedersi se a Pistoia, con questa amministrazione, ci fosse ancora una politica culturale. Da oggi, purtroppo, sarà lecito chiedersi se Pistoia abbia ancora una sua dignità come città oppure possa impunemente essere umiliata in un modo del tutto inaccettabile. Possiamo sperare, nel prossimo futuro, in un sussulto di orgoglio in chi avrebbe il dovere di governare la nostra città e difenderne la dignità?”, chiude Bozzaotre.

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