Caso Galardini a Montale, l'assessore chiede scusa e rimane al suo posto

Il caso che ha scosso il consiglio comunale, e la Giunta, di Montale sulle dichiarazioni "fuori onda" dell'assessore alla cultura Alessandro Galardini.

Caso Galardini a Montale, l'assessore chiede scusa e rimane al suo posto
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L’assessore alla cultura del Comune di Montale, Alessandro Galardini, ha chiesto pubblicamente scusa al sindaco Ferdinando Betti che ha accettato ma si è dissociato dalla dichiarazione rilasciata dal membro della sua Giunta.

Caso Galardini a Montale

Dopo lo scoppio della grande polemica per il “fuori onda”, durante l’ultimo consiglio comunale a Montale di martedì 21 gennaio, con l’assessore alla cultura Alessandro Galardini che si è lasciato scappare di bocca, vicino ad un microfono, che “nelle forze dell’ordine ci sono fascisti”. Dopo le durissime prese di posizione, lo stesso Galardini ha detto la sua.

Riguardo alle notizie riportate dalla stampa in merito ad una mia affermazione nei confronti delle forze dell’ordine, mi preme sottolineare quanto segue: ribadisco e confermo profonda stima e riconoscenza nei servitori dello stato, che con professionalità e dedizione svolgono delicati ruoli di controllo sul territorio, per la sicurezza della cittadinanza; mi scuso con loro se le mie parole sono state interpretate e recepite come lapidarie, estrapolate e decontestualizzate, così da presentarsi gravi e pesanti; in una breve pausa durante i lavori del Consiglio Comunale, ho espresso la mia personale opinione su come il ruolo delle Forze dell’ordine non sia da intendersi unicamente in senso repressivi negando di fatto, a mio parere, il ruolo delicato e spesso invisibile che i tutori svolgono in modo altrettanto efficiente e fattivo.

Continuo a ritenere che non si renda omaggio e si esprima gratitudine alle Forze dell’ordine con intitolazioni di strade o piazze che sul nostro territorio appaiono come in sordina, angoli del Comune quasi residuali. Tutti gli operatori della sicurezza pubblica meritano ben altro! Ecco il senso della mia riflessione privata, espressa durante la pausa del Consiglio del 21 gennaio. L’epiteto forte e pesante presente nella mia affermazione non era in alcun modo diretto alle forze dell’ordine, ma a quella compagine dedita a martellare l’opinione pubblica sul bisogno diffuso di sicurezza che, a mio parere, non si soddisfa con parole ma con iniziative e fatti.

Nel ribadire l’incondizionata stima nelle forze dell’ordine e gratitudine per il delicato ruolo da loro svolto, mi scuso se li mie parole pronunciate in un contesto particolare, possano risultare offensive, poiché non era certo nelle intenzioni!

Sull’argomento, erano già usciti altri contenuti sul nostro giornale online

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Successivamente a queste dichiarazioni, anche Forza Italia ha espresso il proprio dissenso.

Siamo indignati e intendiamo prendere posizione chiara e forte su quanto accaduto durante il recente Consiglio comunale a Montale (PT)” dice il coordinatore provinciale FI Massimo Boni.

Il fatto: il gruppo consiliare Centro Destra per Montale aveva presentato una mozione con la quale chiedeva l’intitolazione di un luogo, una via o piazza, ai caduti delle Forze dell’Ordine, per onorare e ricordare il loro continuo e grande lavoro che talvolta pone a repentaglio la stessa loro vita. La maggioranza di centrosinistra l’ha definito un atto meramente strumentale, affermando inoltre che non vi siano spazi atti alla scopo. Ma al di là di ciò, con un inconcepibile comportamento di cui sotto, essi dimostrano di non voler rivolgere alle nostre Forze dell’Ordine un gesto simbolico come una intitolazione, e lo diciamo con grande sdegno e rammarico per la persona in questione. Parliamo dell’assessore Alessandro Galardini, che durante una pausa dei lavori, esprimeva a microfoni ancora aperti un giudizio davvero inaccettabile, definendo le Forze dell’Ordine #fascisti…”. Un serio, grave e triste episodio che evidenzia il poco rispetto di chi ricopre ruoli di amministratore pubblico.

Caso Galardini, l’intervento del sindaco Ferdinando Betti

Di seguito, la comunicazione inoltrata dal sindaco Ferdinando Betti.

In merito alle frasi dell’Assessore Galardini riportate sulla stampa, così come riprese dalle registrazioni audio della seduta consiliare del giorno 21/01 u.s., voglio innanzitutto rinnovare la mia stima e gratitudine per l’impegno e il ruolo che le Forze dell’Ordine portano avanti ogni giorno con
passione, dedizione, sacrificio anche a repentaglio della propria stessa vita.

Prendo atto delle scuse formali presentatemi dall’Assessore A. Galardini nelle quali spiega il senso
delle sue esternazioni, ma trovo comunque necessario dissociarmi da tali epiteti infelici e gravi
rispetto le accuse di fascismo in esse contenute che continuo a ritenere fuori luogo all’interno del
nostro contesto democratico. Come rappresentanti delle Istituzioni dobbiamo sempre essere consapevoli dell’ impegno che ci è richiesto e quale debba essere il senso di responsabilità col quale dobbiamo agire e col quale dobbiamo esprimerci in ogni momento del nostro mandato.

Il ruolo che ricopro mi vede collaborare fattivamente con le Forze dell’Ordine, pilastro fondamentale della nostra vita consociata, in un rapporto stretto e costante che ci vede agire fianco a fianco sul nostro territorio. Anche per questo dunque mi sento in dovere di ribadire e rinnovare la profonda stima verso il loro operato, nonché la mia e nostra gratitudine.

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