L'opinione

Ambulante ucciso a Civitanova Marche, la condanna dell’assessore all’immigrazione

La presa di posizione dell'assessore regionale

Ambulante ucciso a Civitanova Marche, la condanna dell’assessore all’immigrazione
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L’assessore della Regione Toscana con delega alla cultura della legalità e all’immigrazione esprime la propria condanna e preoccupazione per i fatti di Civitanova Marche, dove ieri un cittadino nigeriano ambulante è stato ucciso dopo essere stato aggredito da un trentenne italiano.

Per l’assessore, questo tragico e tremendo fatti è figlio di una cultura intollerante e xenofoba nei confronti del “diverso”, sia esso per motivi di etnia, di credo religioso o di orientamento sessuale, che in questi anni ha agito in modo latente e costante.

L’assessore tiene a sottolineare anche un altro aspetto di questa drammatica vicenda, che riguarda tutti noi: tutti i testimoni che erano lì presenti nel momento dell’omicidio, avvenuto a mani nude nei confronti del nigeriano, non sono riusciti a far altro che filmare l’evento. Nessuno, evidenzia l’assessore, si è sentito in dovere di fermare e bloccare l’omicida per salvare una vita.

L’intervento si conclude con una esortazione a tutte le Istituzioni, di ogni livello e grado, a lavorare con le giovani generazioni, affinché i valori ed i principi espressi nell’articolo 3 della nostra Costituzione non siano solo delle mere enunciazioni di principio, ma divengano parte del nostro dna.

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