L'affondo del Wwf: "Tre casi di cloruro di vinile in area ristretta, servono spiegazioni veloci"

Anche il Wwf di Pistoia-Prato, per voce del presidente Marco Beneforti, chiede velocità e rapidità di risposte sulla piaga dell'inquinamento delle falde da cloruro di vinile a Pistoia, Casalguidi e Monsummano Terme.

L'affondo del Wwf: "Tre casi di cloruro di vinile in area ristretta, servono spiegazioni veloci"
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Dopo l’escalation di comunicazioni degli ultimi giorni con la Procura di Pistoia che sta scandagliando, in merito agli esposti fatti nei mesi scorsi, quanto sta succedendo sull’inquinamento delle falde, anche il Wwf Pistoia-Prato prende posizione sulla vicenda e chiede accertamenti e spiegazioni quanto più veloci possibile.

Il Wwf prende posizione sul cloruro di vinile

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera arrivata dal WWF di Pistoia e Prato a firma del presidente, Marco Beneforti.

La nostra associazione manifesta molta preoccupazione per la salubrità delle acque nella Piana Firenze – Prato e soprattutto Pistoia. Sta accadendo qualcosa di molto grave ed inquietante per la salute dei cittadini e per l’ambiente.
I fattori inquinanti sono molteplici: dal cloruro di vinile (che è un agente cancerogeno riconosciuto) al tri e al tetracloroetilene. Come sancito dall’ARPAT, in molti casi si sta assistendo ad una decrescente qualità dell’acqua. A seconda della categoria, le acque devono essere sottoposte a trattamenti sempre più elevati di potabilizzazione. Per arrivare a questa situazione, ci sono state forse delle sottovalutazioni da parte della politica e degli amministratori? Un caso particolarmente allarmante è quello ormai noto di Casalguidi, dove si è manifestato un elevato cluster di sarcomi rispetto a quelli attesi, che hanno colpito quasi esclusivamente persone di giovane età.
Confidiamo che la Procura, sulla base degli esposti presentati, giunga ad accertare quella verità che ormai moltissime persone, preoccupate ed impaurite, chiedono a gran voce.
Non solo. Si è accertato che anche a Monsummano Terme, in due casi di captazione delle acque, sia stata rilevata la presenza di cloruro di vinile. E poi in acqua di falda della discarica di Bulicata, a Chiazzano, che peraltro è chiusa da diversi anni, è stato trovato (anche li!) il cloruro di vinile. Insomma, si sta parlando di ben 3 casi accertati, in una zona tutto sommato piuttosto circoscritta. Ci chiediamo chi controlla queste acque di falda, per capire come si muovono nel sottosuolo e, soprattutto, dove arrivano. Sono tutte risposte che la gente, i comitati, le associazioni ambientaliste pretendono nel minor tempo possibile e con la più grande trasparenza, dovuta alla gravità della situazione.

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