Il Presidente della Provincia Luca Marmo fa chiarezza sul Ponte dei Mandrini

Il Ponte dei Mandrini non riaprirà almeno fino a metà luglio ed il Presidente della Provincia Luca Marmo prova a spiegare, una volta per tutte, i motivi di questa decisione.

Il Presidente della Provincia Luca Marmo fa chiarezza sul Ponte dei Mandrini
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Il Presidente della Provincia di Pistoia, e sindaco di San Marcello Piteglio Luca Marmo, dice la sua in merito al botta e risposta di questi giorni col primo cittadino di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci, in merito a quanto sta succedendo intorno alla chiusura della Sp20 Fontana Vaccaia-Pian degli Ontani. Si aspettava una riapertura dopo le verifiche al Ponte dei Mandrini ma non avverrà almeno fino a metà luglio.

Il pacato intervento del Presidente Luca Marmo

Di seguito il lungo post che il Presidente della Provincia Luca Marmo, nonché sindaco di San Marcello Piteglio, ha pubblicato sul suo profilo Facebook per rispondere alle ultime esternazioni fatte dal suo collega di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci che aveva detto la sua sempre attraverso i social network.

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Scrivo queste riflessioni a seguito dell’ultimo post del Sindaco Petrucci che, per come è formulato, rischia di trasformare una questione tutta tecnica in un tema di scontro politico. Lo dico perché ho vissuto, qualche tempo fa, la responsabilità di firmare un atto molto pesante e so, ripeto per esperienza vissuta, che quando siamo chiamati a prendere decisioni impegnative, deve venire un momento in cui la politica si ferma, sulla soglia di quella decisione, per rispetto delle persone che sono chiamate a prenderle, consapevoli che le conseguenze di quanto decidono, in una direzione piuttosto che nell’altra, ricadono completamente su di loro.

Dice il Sindaco Petrucci che il sottoscritto lo ha autorizzato a dire che da lunedì scorso si sarebbe lavorato alla riapertura del Ponte. Vero. L’ho fatto in buona fede perché in quelle ore le cose parevano avviate in quella direzione. Di questo mi assumo la responsabilità politica riconoscendo, tuttavia, che si è trattato di una imprudenza. E anche questo lo dico perché è sempre bene non profferire verbo fino a chiusura dei procedimenti, un po’ perché so, proprio per l’esperienza che ho citato, che nelle decisioni impegnative ci si può convincere di un orientamento un minuto prima e dopo trenta secondi convincersi invece dell’esatto contrario.

Dice il Sindaco Petrucci che della chiusura del Ponte ha appreso da Facebook. E’ un mantra che gira da settimane. Falso. Dopo venti minuti dalla decisione della chiusura ho chiamato prima il Sindaco e subito dopo il Vice Sindaco per comunicargli l’accaduto concordando con loro un momento di confronto diretto che si è tenuto pochi giorni dopo.

Dice il Sindaco Petrucci che ha prodotto gli atti richiesti dalla Provincia e che la perizia di parte da lui commissionata fornisce elementi rassicuranti circa la stabilità dell’infrastruttura. Vero. Ci sono però agli atti perizie che vanno in altra direzione e che sono lì anche quelle. E io che i tecnici coinvolti li ho sentiti tutti, vi posso confermare che, nonostante gli sforzi, permangono perplessità e preoccupazioni.

Nel frattempo la Provincia si è attivata per le prove strumentali che richiederanno tre – quattro settimane. Il prossimo dodici luglio un pool di ingegneri fornirà il proprio supporto per una disamina di sintesi delle valutazioni tecniche agli atti. Può darsi che da lì esca la decisione di una riapertura in attesa degli esiti delle prove ma non mi faccio illusioni. E’ realistico che si debba attendere l’esito delle prove stesse. Restano, purtroppo, le difficoltà dei cittadini e degli operatori. Su questo mi sono già attivato con la Presidenza della Regione affinché si attivino, come altrove, le procedure di ristoro di chi, oggettivamente, ha subito un danno.

Stendo un velo sul tenore di alcune espressioni che ho visto circolare in queste ore che rischiano di essere offensive prima ancora che sgarbate. Mi spiace che la “strategia” del comune di Abetone Cutigliano, fuori dal merito, sia stata contro fin dall’inizio. Si è detto che era tutto sbagliato, cosa che ha alimentato l’idea che i tecnici che si sono espressi in una direzione piuttosto che nell’altra siano tutti degli incompetenti, fino a veder balenare la teoria della cospirazione politica. Aggiungo che alle riunioni organizzate dall’amministrazione comunale di Abetone Cutigliano sul tema, il sottoscritto non è mai stato inviato. Questo non c’entra nulla col merito delle cose ma credo, e lo dico in generale, che le strategie divisive non aiutino la soluzione dei problemi. Mai.

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