Si infiamma la polemica fra Associazione Vivaisti Italiani e Legambiente a Pistoia

Si infiamma la polemica fra Associazione Vivaisti Italiani e Legambiente a Pistoia
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Dopo l’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi, ed organizzato da Legambiente con i vertici regionali e nazionali, prende la parola Luca Magazzini, presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani – che ha la sua sede a Pistoia – e che spedisce al mittente le accuse che sono state mosse in questi ultimi giorni soprattutto per una sorta di “stallo” e mancata attenzione ai temi caldi sul glifosato e l’inquinamento delle falde.

Il presidente Luca Magazzini replica a Legambiente Pistoia

«Sono rimasto alquanto sorpreso, per non dire sbalordito, alla lettura delle accuse mosse da Legambiente al mondo vivaistico in merito a fantomatici “patti non rispettati” da parte nostra. A che cosa si riferisce Legambiente esattamente?».

Inizia così la replica di Luca Magazzini, presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani, soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, alla nota di Legambiente uscita in questi giorni su alcune testate online e cartacee in cui accusa il settore vivaistico di non rispettare gli accordi presi per diventare sempre più sostenibile.

«Non riesco davvero a capire – continua Luca Magazzini – a che cosa si riferisca Legambiente quando parla di “situazione di stallo” e allude a un “accordo” che deve passare con forza alla fase di attuazione. Infatti i vivaisti pistoiesi, e in particolare quelli rappresentati dall’Associazione Vivaisti Italiani che ho l’onore di presiedere, stanno procedendo con fermezza in tutti i percorsi avviati, in collaborazione con le istituzioni e le altre parti sociali, verso la maggiore ecosostenibilità possibile, ovviamente nei tempi compatibili con la sostenibilità economica del vivaismo e con i tempi dei processi democratici e burocratici».

«Colgo l’occasione di questa inattesa quanto gratuita polemica – aggiunge il Presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani, con sede a Pistoia, Luca Magazzini – per ricordare i percorsi avviati da noi o da altri soggetti con la nostra collaborazione: 1) il Progetto integrato di distretto (Pid) “Vivaismo per un futuro sostenibile” di cui siamo capofila (il cui termine di partecipazione è il 15 ottobre e quindi non abbiamo ovviamente potuto avviare); 2) il progetto “Vivai e salute” condotto dall’Asl Toscana Centro, a cui ci conformiamo regolarmente senza opporre ostacoli di sorta; 3) il confronto con il Ministero dell’ambiente, avviato proprio insieme a Legambiente e ad alcuni esponenti politici del territorio pistoiese, per creare un tavolo nazionale dedicato alle problematiche ambientali del vivaismo, che è stato sospeso per via del cambio di Governo nazionale, ma che ci auguriamo possa riprendere presto; 4) infine, riguardo al protocollo d’intesa fra vivaisti e Regione Toscana, contenente in particolare misure per la riduzione del glifosato, ne ho parlato all’ultima riunione di distretto la settimana scorsa e lo firmeremo come soggetto referente del distretto».

«Alla luce di tutto questo lavoro – conclude Luca Magazzini – non riusciamo proprio a capire su che cosa si basino le accuse che ci vengono mosse. Stiamo portando avanti, a ritmi che non si erano mai visti in passato in questo territorio, tutto quanto promesso nel modo più rapido possibile che sia compatibile con le procedure democratiche e burocratiche, con i tempi della ricerca scientifica e con le esigenze della sostenibilità economica. Cerchiamo di non rovinare tutto creando un clima di tensioni e incomprensioni che al momento non hanno ragione di esistere».

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