Pepito, il gatto sempre in biblioteca diventato mascotte degli studenti

Il gattone, dai bellissimi occhi verdi e il pelo tigrato,dispensa fusa e occhi dolci a volontà. 

Pepito, il gatto sempre in biblioteca diventato mascotte degli studenti
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Pepito diventato mascotte degli studenti: presenza fissa alla biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino.

L'articolo uscito a inizio ottobre per il settimanale BISENZIOSETTE.

Pepito, il gatto sempre in biblioteca

Non c’è dubbio che da tempo la Biblioteca comunale di Sesto Fiorentino “Ernesto Ragionieri” abbia saputo fidelizzare un numeroso pubblico di studenti che ogni giorno si recano a studiare in vista della preparazione dei loro esami universitari. Se c’è davvero qualcuno che non manca mai di manifestare la sua presenza tra i tavoli e gli scaffali della sala lettura situata al piano terreno, questo è Pepito, il gatto diventato oramai una mascotte di tutti gli studenti ed i frequentatori abituali della Biblioteca.

Chi è Pepito

Mentre sussistono molte incertezze sulla razza, tra chi avanza l’ipotesi che sia un soriano e altri un norvegese delle foreste, non esiste alcun dubbio sul nome, quello, infatti, è bene impresso sulla targhetta che porta al collo.

«Ogni giorno – ha raccontato Guendalina – Pepito si trova all’esterno o all’interno della Biblioteca. Evidentemente è un gatto che abita presso le abitazioni del nuovo quartiere residenziale di Doccia e sarà da almeno cinque anni che Pepito trascorre con noi i nostri pomeriggi di studio».

Il gattone, dai bellissimi occhi verdi e il pelo tigrato, trascorre le sue giornate al sole davanti all’ingresso della Biblioteca e molto spesso entra all’interno, con totale padronanza,  avventurandosi tra i corridoi e gli scaffali, posizionandosi su alcuni tavoli dove si trovano libri e appunti.

La mascotte degli studenti

In biblioteca è diventato con il tempo un amico di tutti, una vera e propria mascotte, che si lascia accarezzare da chiunque dispensando fusa e occhi dolci a volontà. Soprattutto in concomitanza delle sessioni d’esame, infatti,  frequentare l’università è certamente stressante: studiare, sostenere gli esami e rispettare le scadenze sono sempre incombenze che gravano su tutti gli studenti e, se si vuole ottenere dei buoni risultati, raramente c’è tempo per rilassarsi o divertirsi. La presenza di Pepito con le sue incursioni tra i tavoli della sala studio, però, rappresenta un apprezzato e piacevole momento di svago. Qualche studentessa oramai affezionata alla sua presenza, che si dedica a coccolarlo e salutarlo praticamente ogni mattina, ha avanzato anche la richiesta di dare a Pepito una tessera onorifica quale “mascotte della Biblioteca”, un vero e proprio riconoscimento ufficiale.
La presenza assidua di gatti all’interno di luoghi di cultura, tuttavia, non è così inusuale, in Italia sono svariate le storie di gatti mascotte presenti presso Musei o le sale dell’Università. Nel marzo scorso, addirittura, è saltato agli onori della cronaca, Merlino, il gatto mascotte del  Campus Ecotekne di Lecce, dove il premier Giuseppe Conte si era recato per incontrare una delegazione di olivicoltori. In questo caso, il micio di colore rosso, ha accompagnato il premier, che lo ha preso poi tra le braccia, durante il tour del campus. Le immagini sono rimbalzate in rete, dopo essere state condivise sulla pagina ufficiale del primo Ministro. Tante altre sono le storie di gatti lavoratori, gatti-Sindaco, presenti presso hotel, stazioni dei vigili del fuoco o comando dei carabinieri. La Biblioteca di Sesto, ovviamente, non poteva essere da meno.

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