L'addio a Luca Iozzelli, la lettera del presidente Zogheri: "Mi ha affascinato lui alla Fondazione"
Dopo un primo immediato pensiero, il presidente della Fondazione Caript Lorenzo Zogheri ha scritto una breve lettera in omaggio a Luca Iozzelli, prematuramente scomparso lo scorso venerdì all'età di 64 anni.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che ha inviato alla stampa il presidente della Fondazione Caript, Lorenzo Zogheri, dopo l'improvvisa scomparsa del suo predecessore Luca Iozzelli, trovato morto nella sua abitazione di via del Presto a Pistoia intorno all'ora di pranzo di venerdì scorso, 27 agosto 2021.
Il saluto a Luca Iozzelli nella lettera di Lorenzo Zogheri
Quando nel 2016 mi chiese di far parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, Luca mi disse: “Vedrai Lorenzo, ti succederà come è successo a me: il mondo della Fondazione ti affascinerà”.
Se questo è avvenuto, il merito è stato senz’altro delle numerose e bellissime attività portate avanti dalla Fondazione nel corso del suo mandato, ma soprattutto è stato del modo con cui Luca ha interpretato il suo ruolo di Presidente. Con la sua grande empatia, con la sua simpatia, con la sua umanità e con il suo modo di fare informale e diretto, ha saputo creare un grande spirito di squadra, riuscendo a coniugare la sua moderna visione di quello che deve essere il ruolo della Fondazione sul territorio di riferimento, con le competenze, le sensibilità e i progetti di ciascun consigliere, che ha visto così valorizzato il ruolo che era stato chiamato a svolgere.
Nei quattro anni della sua presidenza, la nostra reciproca stima si è sempre più accresciuta e consolidata. Ricorderò sempre con grande commozione le parole con le quali lo scorso anno illustrò al Consiglio Generale le doti e le peculiarità che, a suo giudizio, supportavano la mia candidatura a presidente; da esse emergeva, oltreché un sincero apprezzamento, anche un grande affetto nei miei confronti. Di questo lo ringraziai e scherzando gli dissi: “Luca, hai fatto di me una descrizione sulla quale mia moglie avrebbe avuto almeno qualcosa da ridire”. In quest’ultimo anno è sempre stato rispettoso delle prerogative connesse ai nostri diversi ruoli all’interno del mondo della Fondazione, stando sempre attento a evitare sue sovraesposizioni, ma non rifiutando mai i suoi consigli e la sua collaborazione quando richiesti.
Molti sono stati coloro che hanno potuto apprezzare le doti di Luca come uomo pubblico; io ho avuto il privilegio di essere fra quelli che hanno goduto della sua stima, del suo affetto e della sua amicizia. Grazie di cuore per tutto, caro Luca.